Fallimento Mercatone Uno, cosa possono fare i consumatori

Il fallimento di Mercatone Uno ha avuto impatti molto pesanti su più fronti, come quello lavorativo e quello legato ai consumatori che abbiano acquistato mobili e altri elementi d’arredo.

Infatti, l’azienda ha accumulato, nel termine degli ultimi nove mesi, ben novanta milioni di debiti, arrivando, quindi, a dover dichiarare fallimento (in particolare è stata la Shernon Holding ad essere dichiarata fallita dal Tribunale di Milano), e a chiudere ben 55 punti vendita presenti sul territorio nazionale.

I problemi certamente riguardano i 1800 dipendenti che non sanno ancora che cosa ne sarà del loro futuro, ma anche chi abbia acquistato una cucina, una camera da letto, o qualche elettrodomestico, poiché potrebbe non vedere più la merce per la quale aveva, magari, già versato acconti e fatto finanziamenti.

Il destino di Mercatone Uno

Le contrattazioni, che si stanno ancora svolgendo, dovrebbero andare verso una direzione garantista, sia verso i consumatori, sia per i lavoratori.

Infatti, si sta discutendo in merito alla possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali, per passare, poi, a nuovi investitori allo scopo di consentire la piena ripresa delle attività.

La discussione riguarda anche le 500 aziende dell’indotto, nelle quali si contano più di diecimila dipendenti.

Beni acquistati ma mai ricevuti

Sono state, poi, tantissime le segnalazioni in merito ai beni acquistati ma mai ricevuti da Mercatone Uno.

Molte famiglie, infatti, si sono impegnate all’acquisto di mobili, elettrodomestici e complementi d’arredo, versando anticipi ed accendendo finanziamenti, ma non ricevendo nulla.

In alcuni casi si tratta di persone che avevano effettuato gli ordini in negozio, e che non hanno potuto ritirare la merce perché il punto vendita risultava chiuso.

In altre situazioni, invece, le famiglie hanno fatto direttamente ordini sul catalogo, magari presso le aziende collegate, e per assicurarsi la merce hanno anche acceso dei finanziamenti.

Si tratta, in molti casi, di anticipi che vanno dagli 800 ai 1200 euro, e di cifre restanti che possono tranquillamente arrivare a 6 mila euro.

Per questo i consumatori si chiedono come fare, che cosa accadrà ai loro beni e se i soldi versati, e quelli che sono stati “impegnati” per i finanziamenti, siano definitivamente persi.

Il problema dei finanziamenti

Un problema davvero grave è sicuramente quello dei finanziamenti.

Infatti, pur non ricevendo la merce, le famiglie temono di dover continuare a pagare i finanziamenti già accesi, arrivando a dover sborsare cifre altissime per mobili che, probabilmente, non arriveranno mai.

Si pensi a finanziamenti per 5-6 mila euro: come fare per evitare di continuare a pagare?

Le associazioni di consumatori si stanno mobilitando, e forse si prospetta una soluzione per chi si sia trovato ad affrontare questo problema.

Come agire per non perdere i soldi di Mercatone Uno

Il consiglio che è stato dato a moltissime famiglie che abbiano fatto acquisti, o acceso finanziamenti, con Mercatone Uno e le aziende collegate è quella di rivolgersi al giudice fallimentare per richiedere l’insinuazione al passivo.

Questa consentirà, essenzialmente, di essere riconosciuti quali creditori di Mercatone Uno, e quindi come soggetti che abbiano diritto ad un rimborso.

L’insinuazione dovrà essere fatta non oltre il 20 settembre del 2019 per essere valida a tutti gli effetti.

Inoltre, si sta lavorando allo scopo di consentire a chi abbia acceso un finanziamento di vedere riconosciuto il diritto a non pagare più le rate.

Insomma, la situazione non è rosea per i clienti di Mercatone Uno che abbiano già effettuato degli acquisti presso i diversi punti vendita, ma cercando di agire seguendo le indicazioni date dagli organi informativi sarà possibile assicurarsi almeno il riconoscimento ad un rimborso rispetto alle cifre che siano già state pagate in precedenza.


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